Quale futuro per le acquisizioni e le fusioni nel settore bancario?
"However, this is not about:
- Creating ever-larger banks; it’s about more efficient banks. The banking
sector needs to be diverse;
- Policymakers determining the structure of the banking sector; ultimately,
that is up to market forces;
- Seeing only cross-border mergers. They would certainly be a sign of a truly
European banking market. But also in a truly European market, domestic
mergers might make sense from a cost-efficiency viewpoint."
Queste sono le conclusioni contenute in un'interessante serie di slide che il dott. Andrea Enria, Chair del Supervisory Board of the ECB, ha presentato recentemente alla CIRSF Annual International Conference 2019, tenutasi a Lisbona lo scorso 4 luglio, nel corso del suo intervento intitolato "Is less more?
Profitability and consolidation in the European banking sector" (slide che potete scaricare, direttamente dal sito della BCE, cliccando qui).
Il settore bancario europeo soffre, come noto, di un eccesso di offerta e di un sovradimensionamento strutturale, in un contesto caratterizzato da costi operativi che non sono stati mai ridotti, da un eccesso di personale (spesso poco produttivo e remunerato eccessivamente) ed un quadro di regole europee che non facilita in alcun modo le fusioni tra banche appartenenti ad ordinamenti diversi.
La soluzione non può essere individuata nell'ulteriore crescita delle dimensioni degli intermediari, eccetto il caso in cui essi abbiano già raggiunto tali livelli di efficienza e di redditività da rappresentare un benchmark in Europa.
La soluzione risiede invece nel saper proporre al mercato nuovi modelli di business che permettano di conseguire una significativa riduzione dei costi operativi, il miglioramento delle condizioni di offerta alla clientela dei prodotti e servizi bancari (e quindi senza aumento dei costi per il cliente, già oggi troppo rilevanti in molti comparti dell'attività bancaria e finanziaria) e la difesa delle quote di mercato.
In buona sintesi, un'operazione di M&A deve fondarsi su un'accurata riflessione circa le opportunità che essa offre ad un deciso sviluppo del proprio portafoglio di attività e non, invece, alla "spalmatura" multistrato delle criticità proprie di una banca e/o dell'altra.
Forse è difficile, ma non è impossibile.