Alcune difficoltà connesse alla prestazione di servizi bancari transfrontalieri
Il mercato unico europeo dei servizi bancari e di quelli di pagamento pare ancora molto lontano dal realizzarsi e gli intermediari che valutano se e come varcare i confini nazionali (qualsiasi confine nazionale) debbono attrezzarsi con una squadra di traduttori simultanei, con funzioni di compliance assai robuste, con una schiera di fiscalisti diffusi sul territorio dell'Unione oltre a prepararsi ad una plularità di richieste e di pratiche di vigilanza spesso incoerenti tra loro ed, in generale, assai lontane da quelle del Paese nel quale essi hanno sede.
L'"EBA Report on potential impediments to the cross-border provision of banking and payment services", che potete scaricare direttamente dal sito dell'EBA cliccando qui, riporta, in sintesi, dozzine di casi e di osservazioni molto interessanti ed utili circa le principali problematiche che le banche, le FinTech e gli istituti di pagamento e di moneta elettronica hanno incontrato quando si sono mossi al di fuori dei propri confini nazionali.
Le principali difficoltà sono state analizzate partendo da tre raggruppamenti di attività: i) le concessione di licenze e di autorizzazioni; ii) la tutela della clientela e le regole di conduzione delle attività; iii) la disciplina antiriciclaggio.
Complimenti all'EBA per aver messo, nero su bianco, alcuni dei maggiori problemi che gli intermediari bancari e le FinTech si trovano ad affrontare quando desiderano operare sul mercato europeo, e per aver predisposto un Report che dovrebbe essere sulla scrivania di qualsiasi loro consulente.