Alcune riflessioni sul sistema bancario italiano
E' interessante scorrere con una certa accuratezza le slide che hanno accompagnato l'intervento tenuto ieri dal dott. Andrea Enria, Chairperson di EBA.
Dopo aver appreso che al 30 settembre 2016 il CET1 medio delle banche italiane risultava il penultimo in Europa (cfr. slide 3), le considerazioni sviluppate dal dott. Enria in tema di sostenibilità del modello di business (slide 5) risultano ancora più stringenti per le banche italiane, strette tra il peso di una rilevante mole di NPL ed una base costi ancora molto pesante e rigida.
Su quest'ultimo tema risulterebbe che a dicembre 2016 poco meno del 40% delle banche europee punta ad una riduzione diretta dei costi operativi al fine di elevare i livelli di redditività (un dato che risulta in calo rispetto a altre analoghe rilevazioni riportate nella slide 6). Le banche che operano per ridurre i costi operativi, però, si adoperano in oltre l'80% dei casi per un taglio netto dei costi operativi e del personale, con un limitato ricorso all'outsourcing (adottato, in media, da poco più del 20% delle banche europee). Molto importante, ed in costante crescita, appare il ricorso all'automazione ed alla digitalizzazione (strategia dichiarata da quasi il 90% delle banche europee). I costi della mancata compliance, invece, appaiono sempre più consistenti (dal 2007 essi hanno assorbito circa 220 miiardi di dollari, cfr. slide 5 ...): il 44% delle banche che hanno risposto al Risk Assessment di EBA hanno sostenuto, dal 2007 ad oggi, oneri individuali superiori a 500 milioni di euro, il 37% dei rispondenti oneri superiori ad 1 miliardo di euro (slide 7).
Al termine del terzo trimestre 2016 il ROE medio delle banche europee risultava pari al 5,4%, in riduzione rispetto al dato del trimestre precedente ed al dato di un anno prima: il sistema bancario italiano si classifica in terz'ultima posizione (slide 8).
L'incidenza dei NPL sugli impieghi si è ridotta, nella media europea, al 5,4%, proseseguendo un deciso trend di riduzione (cfr. slide 9). Il tasso di copertura medio degli NPL delle banche italiane si posiziona nell'intorno del dato medio europeo (44,3%).
La slide 10, però, non lascia scampo agli intermediari italiani che, con i loro 276 miliardi di euro di NPL (pari, in media, al 16,4% degli impieghi ed al 26% dei NPL generati a livello europeo), contano quasi quanto Francia e Spagna messe insieme. La slide 12 evidenzia tre segnali interessanti per le nostre banche: i) l'incidenza dei NPL PMI risulta pari a 1,8 volte quella media europea; ii) l'incidenza dei NPL Large Corporate appare ben 2,7 volte quella media europea;iii) l'incidenza dei NPL Famiglie si attesta a 2,6 volte quella media europea. Difficile attribuire ancora tutte le colpe alle PMI ......
Dalla slide 13 in avanti viene espressa, seppur in forma sintetica, la proposta di affidare la gestione dei NPL ad Asset Manager che, operando in seno ad un quadro di regole euopee, potrebbero rappresentare una difesa delle dotazioni di CET1 (ed una spinta a favore di una gestione molto più professionale ed accurata dei NPL).
Potete scaricare le slide dell'intervento direttamente dal sito dell'EBA cliccando qui.