Aspettative
Quest'anno il premio Nobel per l'economia è stato attribuito a Thomas Sargent, della New York University, ed a Christopher Sims, della Princeton University. Tralasciamo le motivazioni del premio ed i profili accademici dei due studiosi per rilevare, invece, un componente fondamentale delle teorie da loro sviluppate che crediamo assuma rilevante utilità in un momento difficile quale quello che stiamo attraversando. A tale proposito, il Financial Times di oggi pubblica (pag. 5) un articolo intitolato "Macroeconomic researchers win Nobel Prize" nel quale viene tra l'altro riportata la seguente importante osservazione che il prof. Sargent ha offerto sul tema del controllo dell'inflazione: "He argued that these changes reflected the way individuals in the economy updated their expectations about what economic policymakers were trying to do, rather than by shifts in the policy itselfs." Se si desidera orientare il mercato, non conta quindi solo quello che effettivamente si fa, ma soprattutto ciò che si desidera e si intende fare. L'articolo prosegue rilevando che "As Prof Sargent himself observed, today's economic developments such as the eurozone crisis are driven strongly by expectations". Se questo è vero non è, quindi, solo ciò che in Europa si è fatto ad aver determinato la spaventosa crisi di credibilità dell'eurozona, ma è soprattutto ciò che si sarebbe dovuto cercare di fare e che, invece, non è stato in alcun modo tentato.