Green supporting factors
Il dott. Andrea Enria, Presidente del SSM della BCE, ha recentemente offerto alcune riflessioni circa gli impatti della ricerca della sostenibilità sull'industria bancaria ("Regulation, proportionality and the sustainability of banking" al quale potete accedere cliccando qui).
In particolare, la posizione attualmente sostenuta dal SSM è la seguente (grassetto mio): "What is consumed, how it is produced and where it is produced does affect the environment. So, fighting climate change will require major changes in our economy. And as banks have a key role in allocating funds to the economy, they will play a part too. Consequently, there are ideas to give banks an incentive to allocate more capital to green projects and assets. Some argue that regulation should feature a green supporting factor. In other words, capital requirements for exposures to green assets should be lower. From my point of view as a supervisor, it is not as easy as that. Our mandate is to make banks safer and sounder. Thus, the treatment of exposures to certain assets should be based on their risks. These risks must be carefully analysed before we jump to policy conclusions. Any capital relief for green assets must be based on clear evidence that they are less risky than non-green assets."
L'analisi dei rischi dei green bond è certamente il punto di partenza, imprescindibile, per qualsiasi valutazione espressa dalla Vigilanza in tema di requisiti patrimoniali. Ma la prudenza con la quale le Autorià di Vigilanza hanno intrapreso il cammino della sostenibilità probabilmente riflette, da un lato, l'enorme confusione che interessa l'analisi dei temi ESG e, dall'altro, sottolinea la carenza di strumenti analitici sufficientemente solidi che dimostrino, a banche ed imprese, le enormi potenzialità di creazione di valore connesse all'emissione dei green bond e, più in generale, alla diffusione estensiva dei temi ESG all'interno delle banche e delle imprese.
La mia impressione è che la sostenibilità abbia molto più a che fare con i processi di creazione di valore connessi con la riconfigurazione dei modelli di business di banche ed imprese che non con la mera copertura di taluni rischi ai quali, ad esempio, i mutamenti climatici le espongono. Ed è inutile emettere, o sottoscrivere, green bond senza prima evidenziare sia il contenuto di tali processi di creazione di valore che le esternalità, questa volta di segno positivio, ad essi connessi.