Basilea 3: opportunità n. 7
L'introduzione di un leverage ratio limiterà, per definizione, la crescita della dimensione degli attivi delle banche. Avranno ancora un senso, nel prossimo futuro, le statistiche condotte sui total assets? O, al contrario, la presenza di asset più "densi", e meglio comparabili quanto a logica di costruzione, consentirà una migliore percezione dell'effettiva dimensione di una banca o di un gruppo bancario? Dal punto di vista degli azionisti il leverage ratio dovrebbe essere letto come una barriera posta a protezione del proprio capitale. Da ora in poi il management non può, e non deve, essere chiamato a costruire attivi con rendimenti marginali netti prossimi allo zero e le cui dimensioni frantumano la base di capitale sulla quale essi poggiano, ma solo attivi di buona qualità e ben redditivi. La dimensione aziendale assume un altro sapore e, auspicabilmente, una migliore consistenza. Anche la remunerazione del management verrà probabilmente calibrata su elementi più raffinati rispetto alle tradizionali misure dimensionali. Per converso, dal punto di vista del management il leverage ratio dovrebbe essere vissuto come protezione della crescita equilibrata della banca e non, invece, come un vincolo alla crescita. Il ciclo economico non potrà più essere cavalcato per espandere o ridurre le dimensioni, ma solo per aumentare o difendere la redditività. Le banche cresceranno dimensionalmente solo con più capitale o, in alternativa, con più operazioni straordinarie. La gestione aziendale sarà chiamata ad ottimizzare ogni milione di euro sviluppato a partire dalla base di capitale disponibile, e pare logico attendersi che le varie aree di business dovranno collaborare di più, e non di meno, per assicurare una continua ed efficente riconfigurazione anche della dimensione degli attivi. Oltre all'allocazione del capitale tra le varie BU, potrebbero essere necessarie specifiche misure di allocazione della quota di attivo. In buona sintesi, il leverage ratio determinerà una profonda revisione dei modelli di business delle banche che il Comitato di Basilea già si appresta a verificare.