Basilea III e rapporti con la Vigilanza
Non ci sono buffer di capitale migliori dei processi di controllo, siano essi solo interni all’impresa o anche esterni ad essa, come nel caso delle banche e della Vigilanza bancaria. Con riferimento alla sola industria bancaria ed alla prossima implementazione di Basilea III, Augustìn Carstens, General Manager della Banca dei Regolamenti Internazionali, ha tenuto da poco una breve ed interessante prolusione intitolata “Supervision in a post-Basel III world” che tocca alcuni temi di interesse per coloro che sono chiamati ad interrelarsi con le Autorità di Vigilanza.
Vi sono due aspetti che Carstens tocca e che risultano molto interessanti.
Il primo concerne l’aspettativa che l’azione delle autorità di vigilanza sarà, da un lato, sempre più focalizzata in relazione allo specifico profilo di rischio di ciascuna banca e, dall’altro, sempre più preventiva, e quindi immediata al verificarsi dei primi deboli segni di deterioramento delle condizioni di rischio e di equilibrio. È un tema sul quale debbono riflettere i responsabili della gestione e della supervisione strategica di un intermediario, ma anche gli organi di controllo, se desiderano impostare proattivamente buone relazioni con la vigilanza.
In secondo luogo, le aree di lavoro sulle quali si concentrerà l’azione della vigilanza potranno essere prevalentemente le seguenti:
- più stringente monitoraggio delle tradizionali aree di rischio, quali ad esempio la qualità degli asset e le coperture dal rischio;
- espansione delle aree coperte dalla vigilanza, in primis quelle relative allo sviluppo delle tecnologie;
- impiego di nuovi strumenti di vigilanza forward-looking finalizzati a meglio gestire le aree di rischio.
L’evoluzione delle regole di governance, dell’organizzazione e dei sistemi informativi di una banca dovrebbe tenere debitamente conto di queste tendenze evolutive della vigilanza bancaria: cambierà il modo con il quale saranno svolte le cd. “thematic reviews” e quello con il quale sarà condotta la valutazione della congruità delle coperture dei non performing asset, tutta la supervisione dell’area dell’innovazione e della sicurezza tecnologica è destinata ad una rivoluzione profonda, mentre la governance ed il risk management saranno oggetto di un accurato scrutinio anche e soprattutto in ottica preventiva.
In buona sostanza, con Basilea III la Vigilanza sarà il migliore partner e consulente per qualsiasi banchiere, sempre che essi sappiano ben intendere le parole di Carstens e desiderino sviluppare la cultura del controllo e del rischio nel loro management.