Come riuscire a far sfuggire una PMI alle restrizioni del credito bancario.
L’accesso al credito bancario da parte delle PMI è un tema importante per l’Europa dato che in essa il 60% del valore aggiunto creato ed il 70% dell’occupazione di manodopera sono attribuibili alle PMI. La Banca Centrale Europea ha pubblicato, nell’ultimo numero della Financial Stability Review, un’interessante analisi dedicata all’esame di quali siano stati i maggiori ostacoli all’accesso alla finanza incontrati dalle PMI. Le principali osservazioni che emergono possono essere così sintetizzate: - dal punto di vista degli investitori la dimensione aziendale rappresenta un fattore importante perché essa influenza la qualità e la quantità di informazioni disponibili sull’impresa, sui suoi progetti di investimento e sulla qualità dei collaterali che essa può offrire; - le imprese di più contenute dimensioni sono, in genere, anche quelle più giovani, che non hanno ancora avuto il tempo di formarsi un esteso track-record ed una solida reputazione; - la non ammissione a quotazione dei titoli di una PMI su un mercato finanziario (quale, ad esempio, l’AIM) rappresenta un fattore di rischio in più per il sistema bancario, dato che non vengono sviluppati nuovi flussi informativi sull’impresa; - oltre al premio per il rischio, si deve tenere presente che le banche sostengono costi significativi per la selezione ed il monitoraggio delle posizioni affidate tanto più elevati quanto minore è la dimensione media della propria clientela e più giovane la sua età. In termini molto concreti, quali sono le indicazioni che emergono e che possono risultare utili per le PMI italiane? In buona sintesi: - avviare progetti di impresa che siano fondati su una credibile pianificazione economico-finanziaria relativa al primo quinquennio di vita, il più rischioso sotto il profilo bancario; - indipendentemente dalla dimensione e dalla età dell’impresa, disporre delle competenze e della capacità di produrre dati e informazioni di qualità circa il proprio business che siano utili agli investitori, al fine di ridurre i loro tempi (e costi) di analisi e di valutazione del business della PMI; - valutare quanto prima la possibilità di una quotazione e questo non per sfuggire ai vincoli imposti dal sistema bancario ma, al contrario, per poter meglio dialogare meglio con esso; - cercare di crescere dimensionalmente il prima possibile, anche mediante fusioni ed acquisizioni (meglio tramite un reverse merge con un'impresa che vanta una lunga storia alle spalle). Potete scaricare l’articolo “Financing obstacles faced by Euro Area Small and Medium-Sized enterprises during the financial crisis” direttamente dalla pagina riservata alla Financial Stability Review della BCE cliccando qui.