Crypto Risk Management
“La capitalizzazione di mercato complessiva delle 100 maggiori valute virtuali supera oggi, secondo le stime, l’equivalente di 330 miliardi di EUR a livello globale.” Questa affermazione è contenuta nell’Avviso ai consumatori che è stato pubblicato congiuntamente da ESMA, ABE ed EIOPA circa i rischi delle valute virtuali.
Il portafoglio di avvertenze predisposto dalle tre Autorità è ampio, ben strutturato e molto convincente. Si percepisce con estrema chiarezza il vuoto normativo nel quale operano coloro che emettono monete virtuali, probabilmente frutto anche del grande ritardo col quale l’Europa si sta muovendo sul terreno delle fintech. Ma è un avviso al quale prestare grande attenzione, nonostante il fatto che taluni hedge funds abbiano risentito del recente, inaspettato aumento della volatilità dei mercati (guardatevi come sono andate le quotazioni del fondo XIV, che avrebbe dovuto coprire dall’andamento del VIX) in misura ben superiore rispetto a quanto abbia fatto la quotazione dei Bitcoin.
Cosa debbono fare coloro che sono interessati ad investire in valute virtuali o in prodotti finanziari che forniscono un’esposizione diretta a tali valute? L’avviso delle tre Autorità è molto chiaro e si compone di quattro aree di azione:
- comprendere perfettamente le loro caratteristiche de i rischi a cui si espone, e quindi approfondire accuratamente ciascuno dei fattori di rischio già riportati nell’Avviso;
- investire denaro che ci si può permettere di perdere (ma questo vale non solo per gli investimenti in criptovalute);
- adottare precauzioni adeguate e aggiornate per la sicurezza dei dati sui dispositivi e sugli hardware usati per accedere alle proprie valute virtuali o per acquistare, conservare o trasferire queste valute (ed anche questo vale per ogni applicazione connessa a rapporti con intermediari finanziari);
- essere consapevoli che l’acquisto di valute virtuali da un’impresa regolamentata di servizi finanziari non mitiga i rischi (anche se dovrebbe essere corredata da un’informativa meno rarefatta).
Potete accedere all’Avviso cliccando qui ed alla connessa Avvertenza promossa dalla Banca d’Italia cliccando qui. Entrambi i documenti vegono allegati a questo post.