Denaro e Bellezza
Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità è una mostra molto interessante che si tiene nel meraviglioso Palazzo Strozzi di Firenze e che racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha dato origine, ricostruendo la vita l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento. Come recita il sito di presentazione della mostra "I visitatori possono entrare nella vita delle famiglie che ebbero il controllo del sistema bancario, cogliendo anche il persistente conflitto tra valori spirituali ed economici. Il mito del mecenate è strettamente legato a quello dei banchieri che finanziarono le imprese delle case regnanti, ed è proprio quella convergenza che favorì l’operare di alcuni dei più importanti artisti di tutti i tempi. Un viaggio alla radice del potere fiorentino in Europa, ma anche un’analisi di quei meccanismi economici che – mezzo millennio prima degli attuali mezzi di comunicazione – permisero ai fiorentini di dominare il mondo degli scambi commerciali e, di conseguenza, di finanziare il Rinascimento. La mostra analizza i sistemi con cui i banchieri crearono immensi patrimoni, illustra la gestione dei rapporti internazionali e chiarisce anche la nascita del mecenatismo moderno che ha origine spesso come gesto penitenziale per trasformarsi poi in strumento di potere." Per coloro che sono interessati ai profili tecnici la mostra evidenza, a nostro parere, molto di più alla luce della crisi finanziaria nella quale siamo immersi. A mero titolo di esempio allora in Italia, come oggi nella finanza islamica, il computo degli interessi era proibito. L'arte ed il lusso rappresentavano uno strumento importante per affermare lo status symbol, ma anche per tentare di espiare il peccato di usura. E l'umanesimo certamente servì a riscoprire un glorioso passato, ma anche a sfuggire le ristrettezza culturali imposte dalla Chiesa di allora ed a recuperare una dimensione della vita ampia e densa di protagonismo. E se anzichè introdurre una Tobin Tax sulle transazioni finanziarie proponessimo una ben più consistente Art Tax da dedicare alla conservazione ed allo sviluppo del patrimonio artistico del mondo (e, probabilmente, ad un primo tentativo di espiazione delle stronzate che banchieri e ministri delle finanze hanno compiuto nel corso degli ultimi anni)? Consigliamo una visita alla mostra, almeno virtuale, cliccando qui.