Digital Footprint
Gli intermediari finanziari, e le banche in particolare, conseguono rilevanti vantaggi competitivi grazie al possesso ed al trattamento di dati e informazioni relativi alla loro clientela. In un mondo digitale, pertanto, i tradizionali canali di acquisizione di dati e informazioni sulla clientela dovrebbero essere integrati con quanto disponibile tramite il Web e, più in generale, tramite le relazioni digitali instaurate con il cliente: l'analisi di questi dati dovrebbe, infatti, diventare una prassi costante per ridurre i rischi connessi all'esercizio dell'attività di una banca.
Come può procedere una banca se non possiede le risorse, o le competenze, necessarie per acquisire ed analizzare i dati e le informazioni sulla propria clientela disponibili online? Ci sono tre vie principali: i) sviluppare una partnership con un fornitore IT; ii) acquisire una o più FinTech; iii) sviluppare un'alleanza strategica con uno o più retailer, meglio se già cliente della banca.
Per coloro che sono interessati al "fai da te" consiglio vivamente la lettura di un interessante paper - intitolato "On the Rise of FinTechs – Credit Scoring using Digital Footprints", scritto da Tobias Berg, Valentin Burg, Ana Gombović e Manju Puri e presentato alla IV ECB Annual Research Conference tenutasi lo scorso 5 e 6 settembre a Francoforte - dal quale si evince che già un piccolo set di informazioni, assumibili da qualunque attore dell'industria finanziaria in una qualsiasi relazione digitale con un proprio cliente, può aiutare moltissimo a ridurre il rischio di credito. Le impronte digitali contano quanto quelle fisiche, e il digital footprint può rappresentare una proxy importante per comprendere il carattere, la reputazione e i livello di reddito di un cliente. Potete scaricare il paper, direttamente dal sito della BCE, cliccando qui.