EBA on Brexit
L’EBA ha diffuso lo scorso 25 giugno una “Opinion of the European Banking Authority on preparations for the withdrawal of the United Kingdom from the European Union” – alla quale potete accedere direttamente dal sito dell’EBA cliccando qui - che riporta, in modo estensivo ed accurato, i principali temi connessi alla Brexit che debbono essere valutati e risolti da banche ed altri intermediari finanziari.
Ho già trattato questo tema in un precedente post, ma vorrei ribadire quanto sia essenziale affrontare la Brexit non solo in ottica prudenziale, (soddisfando, pertanto, in modo accuratissimo ogni richieste posta da EBA e dalle Autorità di Vigilanza) ma anche sotto i seguenti due profili:
- Brexit può rappresentare una grande opportunità di business per non pochi intermediari EU27. È un tema sul quale riflettere seriamente e che pone seri incentivi a sviluppare le proprie attività in contesti diversi da quelli della zona euro. Sotto questo profili, affrontare Brexit con mentalità aperta può risultare utile anche per espandere le attività in UK ed altri paesi terzi;
- nonostante la scelta compiuta dai cittadini britannici, non possiamo dimenticare la storia, il grande valore e lo spessore di assoluto rilievo rivestito dall’industria finanziaria britannica, nonché il rilevante contributo critico che le istituzioni UK hanno fornito allo sviluppo della legislazione e dell’industria finanziaria europea.
Brexit, pertanto, dovrebbe essere affrontata più con l’obiettivo di verificare quali nuove opportunità di business potrebbero emergere - e per quali vie conviene rimanere legati ad una industria finanziaria che senz’altro avrà ancora molto da dire, a tutti noi, nel prossimo futuro - piuttosto che per ridurre ogni profilo di rischio legale ed operativo connesso alla modifica del quadro di norme correlata ad essa.