EuroDrake
Il Presidente della BCE Mario Draghi ha pronunciato a Londra, lo scorso 26 luglio, un importante discorso, precedentemente non formalizzato in uno scritto e, pertanto, successivamente trascritto e pubblicato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali. Oltre alla posizione di chiara leadership della BCE in Europa, che finalmente il Presidente Draghi ha affermato al di sopra delle singole posizioni nazionali, nello speach vengono evidenziati i progressi che la zona euro ha conseguito nell'ultimo semestre (sarebbe utile poter disporre, su base ricorrente, di indicazioni strutturate sul tema da parte di BCE) e vengono riportate alcune indicazioni su quelli che saranno i temi di lavoro che saranno affrontati dalla BCE nel prossimo futuro. Superare la frammentazione finanziaria dell'Europa - che significa 1) ispessire il mercato interbancario anche tramite modifiche della normativa di vigilanza, 2) indurre i supervisori nazionali a superare un approccio alla riduzione del rischio dei sistemi finanziari da loro vigilati che si sintetizza nel chiudere le frontiere (e, sotto questo profilo, l'emersione di un'autorità di vigilanza europea aiuterebbe molto) e 3) adottare ogni provvedimento per implementare i fattori di correzione che i mercati finanziari implictamente richiedono mediante la pressione sugli spread e che impediscono una efficace diffusione delle decisioni di politica monetaria - è l'area più importante sulla quale lavorare. Come noto, con l'avvento dell'euro sono state soppresse le monete nazionali, ma i debiti degli stati sovrani sono rimasti tali, prolungando l'ectoplasma rilasciato dalle singole valute all'atto del loro decesso dato che i titoli sovrani sono targati in modo inequivocabile. I mercati finanziari lo hanno realizzato ed hanno paura dei fantasmi o, forse meglio, si divertono a rimandarli a casa di coloro che li hanno inviati in giro per il mondo, cioè noi europei. In attesa che i politici decidano come risolvere questo problema, probabilmente più norminale che sostanziale, la zona euro non può permettersi la parallela coesistenza di moneta unica, debiti sovrani nazionali e sistemi finanziari nazionali, questi ultimi chiamati, con l'obiettivo della stabilità finanziaria, ad operare unicamente nei confini nazionali ed a difesa dei rispettivi debiti sovrani. I problemi, pertanto, possono essere risolti solo con ottica sovranazionale, ed è questo il passaggio che dovrà essere tenuto sempre più presente da politici ed attori economici locali. Potete scaricare il verbatim del discorso del Presidente Draghi direttamente dal sito della BIS cliccando qui.