Fiscal compact vs. fiscal competition
Ridurre le imposte sul reddito delle imprese dal 35% al 21%, consentendo di dedurre gli investimenti dalla base imponibile per ben 5 esercizi, non rappresenta un evento secondario o banale. La rivoluzionaria riforma fiscale dell’Amministrazione Trump, che ha preso avvio lo scorso 1° gennaio 2018, è destinata ad incidere in modo profondo anche sull’economia europea sotto questi principali aspetti:
- probabile maggiore domanda per beni e servizi europei;
- maggiore attrattività fiscale degli USA, con un netto incremento della propensione delle imprese europee ad investire direttamente negli USA;
- ampia revisione delle strategie fiscali delle imprese multinazionali, in particolare di quelle che operano in Paesi europei ad alta intensità di tassazione;
- sviluppo e migrazione delle proprietà intellettuali in USA;
- possibile erosione della base imponibile per alcuni grandi Paesi europei.
La competizione fiscale si è fortemente rafforzata, e dovrebbe essere tenuta accuratamente sotto osservazione. Sarebbe ancor più deleterio, pertanto, rimandare un’ampia riforma della fiscalità come quella ipotizzata dall’introduzione di una Flat Tax, già commentata su questo blog.
Potete trovare una interessante sintesi dei contenuti della riforma fiscale USA nella nota predisposta per BCE da U. Baumann e A.G. Dizoli “The macroeconomic impact of the US tax reform” e nelle ampie analisi del Tax Policy Center disponibili direttamente a questo link.