Controlli interni - Internal Controls
13, May 2022

I principali impatti sulle banche delle sanzioni economiche alla Russia

Come noto, il SSM della BCE non è responsabile per l’applicazione, da parte delle banche europee, delle sanzioni alla Russia ed alla Bielorussia. In particolare, la BCE evidenzia che essa “... does not impose these sanctions, nor does it monitor banks’ compliance with them. Banks are responsible for implementing and monitoring compliance with the different sanctions regimes. Meanwhile, individual Member States are responsible for identifying breaches of sanctions applicable in the European Union and imposing penalties if necessary.” (cfr. le FAQs on Russia-Ukraine war and ECB Banking Supervision che sono disponibili cliccando qui).

Posto che le prime sanzioni alla Russia sono state disegnate nel 2014 (clicca qui per vedere la serie completa), la compliance delle banche europee relativa ad esse viene seguita dall’EBA la quale, inoltre, fornisce supporto alla Commissione Europea (EBA calls on financial institutions to ensure compliance with sanctions against Russia following the invasion of Ukraine and to facilitate access to basic payment accounts for refugees, disponibile qui). Si consideri, inoltre, che le sanzioni elevate nei confronti della Russia sono solamente una porzione di quelle attualmente in essere (confronta https://sanctionsmap.eu/#/main per una lista completa di quelle elevate dalla UE).

Quali saranno gli impatti delle sanzioni sulle banche europee? È molto difficile cercare di quantificare gli impatti che esse avranno per i seguenti, principali motivi:

i) non sono facilmente enucleabili i costi diretti che debbono essere sostenuti per mantenere la piena compliance della banca con le sanzioni;

ii) è ancora più difficile quantificare gli impatti che, direttamente e/o indirettamente, le sanzioni avranno sulla performance e sui rischi assunti da una banca o da un intermediario finanziario. Come rilevato dal SSM della BCE, “ ... it is difficult to quantify the potential second-round effects on the banking sector. These effects may result from increased uncertainty, volatility in financial markets or a repricing of some assets. A repricing of commodities, in particular, would also affect the macroeconomic outlook”;

iii) è verosimile attendersi una crescita del contenzioso legale connesso all’implementazione delle sanzioni.

Premesso che il dott. Enria ha recentemente evidenziato che “Banks are now in a very strong position to confront this shock. They don’t have high exposures towards Russia, towards Ukraine, towards Belarus. So the key issue will be the impact of the deterioration of the macroeconomic outlook. We are in a different place than we were in 2020 when the pandemic started. There, we were facing the potentially harshest recession in peacetime Europe. Now we are confronted with a slowdown in growth and an increase in inflation, so the situation is different. We don’t think at this moment that there will be a need for relief measures. And we are not planning any “one-size-fits-all” restriction of dividends.” (clicca qui per leggere intervista completa), gli oneri ed i rischi ai quali una banca euopea permane esposta relativamente all’implementazione delle sanzioni alla Russia (ma non solo ad essa) sono i seguenti:

  1. rischi di compliance, oneri di audit e costi di implementazione dei provvedimenti, che peraltro si susseguono settimana dopo settimana;
  2. rischi reputazionali e rischi di perdite di capitale, entrambi associati a eventuali sanzioni connesse al mancato rispetto degli obblighi nei confronti della Russia;
  3. ampliamento del contenzioso e degli oneri legali tra i destinatari delle sanzioni e i soggetti che le debbono applicare;
  4. provvedimenti della Vigilanza europea a fronte di eventuali carenze rilevate nei controlli interni concernenti l'implementazione delle sanzioni;
  5. impatti sullo SREP sotto il profilo della governance, dei rischi e dei controlli interni connessi ad una poor governance delle sanzioni;
  6. impatti sul Fit & Proper degli esponenti del Board e del Management coinvolti in quanto previsto dal punto 5;
  7. aumento del rischio di credito connesso alla performance dei clienti affidati, siano essi imprese colpite dalle sanzioni, banche russe o esposte nei confonti della Russia od operazioni di imprese che, pur non essendo in alcun modo oggetto di applicazione delle sanzioni, operano nei territori oggetto del contenzioso.

Non sappiamo se le sanzioni avranno, o meno, l’impatto sull’economia russa che il legislatore europeo auspica (mentre purtroppo, a parere di chi scrive, la frattura culturale ed economica che si è venuta a creare tra UE e Russia è destinata ad allargarsi negli anni a venire), ma è invece certo che i costi per la finanza europea non saranno esigui e quelli per le imprese europee potrebbero risultare molto cospicui.

Rimane il fatto che implementare sanzioni - per le quali non mi risulta sia stata effettuata una preventiva analisi di impatto - diverrà un esercizio al quale le banche e gli intermediari europei dovranno probabilmente abituarsi e che essi dovranno saper fronteggiare con nuovi strumenti di compliance e con una valutazione dei rischi orientata in modo diverso rispetto a quella tradizionale.