L'importanza della conoscenza
Per avere un quadro aggiornato della situazione nella quale si dibatte l’economia italiana risulta assai utile una lettura, se possibile molto accurata e meditata più volte, della Lectio Magistralis “Economia, innovazione, conoscenza" che il Governatore della Banca d’Italia, dott. Ignazio Visco, ha tenuto in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021 del Gran Sasso Science Institute (e che potete scaricare, direttamente dal sito della Banca d’Italia, cliccando qui).
Il Governatore conclude la sua prolusione con queste apparentemente semplici parole: “La riscoperta dello studio, scientifico e umanistico, è la vera radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico. Non può che essere questa la base sulla quale costruire il nostro futuro.”. Questo è il tema dal quale ripartire e sul quale orientare anche i criteri e le capacità di valutazione che correntemente impieghiamo per selezionare tutto ciò che ci circonda.
Elementi quali, fra i tanti citati dal Governatore: i) la capacità di elevare la produttività; ii) la capacità di promuovere, sviluppare ed integrare la ricerca e l’innovazione; iii) il possesso di una solida ed innovativa cultura digitale; iv) la quantità, qualità e remunerazione che viene prospettata al capitale umano sono alcuni fra i principali elementi da considerare al fine di valutare una qualsiasi iniziativa economica.
Se tali fattori sono assenti, ed a maggior ragione se si tenta di sopperire alla loro debolezza con comportamenti borderline sotto il profilo etico e normativo, prendete le distanze immediatamente. È solo tempo perso e la loro scoperta un eccezionale colpo di fortuna per la vostra vita.