La banche vogliono ancora fare credito alle imprese?
Il quadro di dati ed informazioni – davvero ampio ed al quale dedicare molteplici riflessioni – rilasciato dal dott. Paolo Angelini, Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, nel corso dell’Audizione tenutasi lo scorso 11 giugno presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, che potete scaricare direttamente dal sito della Banca d’Italia cliccando qui, evidenzia, tra l’altro, un sistema bancario che, seppur con non poche difficoltà iniziali, si è messo a lavorare con decisione a favore delle imprese anche grazie all’intervento della Banca d’Italia e nonostante taluni meccanismi farraginosi previsti dalla normativa che è stata emanata (e poi rivista).
Ciò che conta è che il credito arrivi alle PMI che possiedono tutti i requisiti, formali e sostanziali, per averlo, e che esso invece non vada disperso a favore di imprenditori che non meritano credito in misura aggiuntiva, o che non vogliono attingere ai propri capitali per finanziare l’impresa o, fra tutte l’ipotesi peggiore, che non hanno ancora disegnato una nuova strategia per uscire dalla crisi indotta da Covid-19.
Ma se quanto sopra vale nel breve termine, da ora in avanti il tema centrale è un altro e riguarda il comportamento effettivo del sistema bancario italiano. Le banche italiane sapranno cogliere l’occasione, loro offerta dai recenti provvedimenti legislativi, per contribuire nuovamente allo sviluppo della finanza di impresa? Esse saranno capaci di adottare incentivi per velocizzare, e rendere più completi ed efficienti, i processi di analisi e di concessione del credito? Per ultimo, le banche italiane hanno ancora voglia di concedere credito alle imprese? Se non fosse così, sarebbe bene indagare per quali motivi esse sono giunte a tali determinazioni (troppi rischi? troppi costi? troppo patrimonio di vigilanza? carenza di dati ed informazioni? nessuna convenienza economica a farlo?) e lavorare per ridurre tali criticità ed ispessire le interlocuzioni fra banche ed imprese.