Non-financial measures
Oltre 320 miliardi di dollari. A tanto ammontano le multe e le restituzioni di denari alla clientela che sono state comminate alle prime 50 banche europee e statunitensi dalla Grande Crisi Finanziaria ad oggi a causa della “cattiva condotta” di manager ed esponenti aziendali.
Il “misconduct risk”, o rischio di cattiva condotta, che grava su un esponente dell’organo con funzione di gestione o di supervisione strategica di un attore dell’industria finanziaria, viene infatti definito dal Financial Stability Board (FSB) come il rischio di una condotta non all’altezza degli standard attesi, inclusi quelli legali, professionali, di condotta interni od etici (“the conduct that falls short of expected standards, including legal, professional, internal conduct and ethical standards”).
Il FSB ha recentemente pubblicato una “Supplementary Guidance to the FSB Principles and Standards on Sound Compensation Practices”, che potete scaricare direttamente dal sito del FSB cliccando qui, la quale integra i “Principles and Standards on compensation at significant financial institutions” pubblicati nel 2009, nei quali veniva già statuito che la remunerazione di un esponente deve essere correlata ad ogni rischio corso dall’intermediario.
Premesso che gli standard definiti dal FSB si applicano alle “significant financial institutions”, un insieme di maggiori dimensioni rispetto alle “systemically important firms”, la Guidance offre molti spunti di riflessione fondamentali per tutti coloro che sono chiamati a disegnare o ad approvare le politiche di remunerazione di una banca. Il punto focale rimane la piena consapevolezza del management dell’importanza, se non addirittura della prevalenza, delle “.. non-financial measures (such as assessments of the employee’s effectiveness in managing risk, the individual’s compliance with laws and regulations, or assessments against other conduct-related performance standards) intended to support the long-term health of significant financial institutions.”.