Bigtech, Fintech, Smartphones e Stablecoins
Dopo alcune settimane nel corso delle quali siamo stati innondati di riflessioni, non sempre accurate, circa gli strumenti da impiegare per porre fine dell'uso del contante in Italia, consiglio di leggere - principalmente per recuperare una dimensione quantomeno europea dei principali temi che interessano l'evoluzione dei servizi di pagamento - un breve (e solo apparentemente semplice) discorso che Burkhard Balz, membro dell'Executive Board della Deutsche Bundesbank con delega al sistema dei pagamenti, ha tenuto lo scorso 30 ottobre a Tokyo ed intitolato "Curtain up for the future of payments: from Bigtechs and Fintechs to Smartphones and Stablecoins" (che potete scaricare dal sito della Bundesbank cliccando qui).
Tra i molti spunti di riflessione contenuti nella breve prolusione, ve ne sono due che sono di particolare importanza.
ll primo concerne l'utilizzo del contante: la Germania, il Giappone (e, aggiungo io, l'Italia) hanno economie nelle quali l'utilizzo del contante è ancora molto apprezzato dai rispettivi residenti. Sono tre Paesi con evasori diffusi? Difficile crederlo, le ragioni dell'utilizzo del contante sono molto più culturali che fiscali e molto più profonde di quanto non sospettino i politici italiani.
Il secondo tema ha a che fare con l'utilizzo delle carte di pagamento, siano esse di debito, di credito o prepagate. A cosa serviranno, in futuro, se potremo addebitare qualsiasi acquisto sul nostro conto corrente, immediatamente e contact-less, tramite uno smartphone? Non sarebbe sufficiente viaggiare con un po' di contanti in tasca e con il proprio smartphone?