Possiamo immaginare cosa ci attende dopo Covid 19?
Quali impatti avrà la pandemia sull’economia globale? È una domanda che è necessario porsi alla luce del rilevante grado di interconnessione conseguito dalle nostre economie e dalle modifiche strutturali che le nostre vite subiranno a seguito della paura globale indotta dalla pandemia. Alcune prime risposte si trovano in un'interessante ricerca contenuta nell’ultimo Bollettino della Banca dei Regolamenti Internazionali, a firma di Emanuel Kohlscheen, Benoît Mojon e Daniel Rees ed intitolata “The macroeconomic spillover effects of the pandemic on the global economy”, che potete scaricare, direttamente dal sito della BRI, cliccando qui (e qui per l’utilissima Appendice).
Gli autori hanno sviluppato le loro analisi suddividendo il mondo in cinque macroaree economiche (USA, UE, Cina, Altre economie avanzate e Altre economie emergenti, poi ridotte a quattro per non lasciare isolato il dato della Cina) ed hanno tentato di dare una prima risposta a tre distinti problemi:
- l’impatto moltiplicativo dello shock iniziale determinato dal lockdown (atteso nei primi due o nei primi quattro trimestri del 2020);
- la persistenza dello slowdown (che viene proiettato sino al quarto trimestre del 2021);
- gli impatti che lo slowdown determinerà sulle regioni economiche (secondo due diverse impostazioni: i) spillovers e spillbacks nell'ipotesi restrittiva che la pandemia prenda piede solo la Cina; ii) politiche di lockdown implementate solo dalla zona Euro).
Vengono adottati quattro scenari distinti, a seconda della severità iniziale dello shock sul PIL nel corso del primo semestre 2020 (rispettivamente – 2,5% e – 5,0%) e della possibilità, o meno, di un ulteriore ciclo di restrizione delle libertà personali nella seconda parte del 2020, di intensità minore rispetto al primo. L’obiettivo dell’esercizio, pertanto, è quello di predire cosa potrebbe succedere a livello globale ipotizzato un dato impatto iniziale sul PIL delle misure di confinamento adottate.
È bene rendersi conto, da subito, che gli impatti saranno, purtroppo, molto intensi e durevoli nel tempo. Per la zona euro sono attesi 2020 e 2021 con flessioni del PIL comprese tra un minimo del 3% sino ad un massimo del 10%). Non ci sarà, quindi, una ripresa a breve termine, ci attendono molti trimestri consecutivi di decrescita economica e probabilmente la realtà sarà ben più severa di queste previsioni.
È possibile limitare i danni di politiche di lockdown probabilmente troppo restrittive? Augurandoci che il modello elaborato dagli autori venga affinato ulteriormente e che la BRI dedichi ad esso una pubblicazione di più ampio respiro, con una maggiore granularità dei dati relativi alle singole macroaree economiche, gli Autori evidenziano alcuni primi temi di analisi da monitorare al fine di comprendere come e cosa fare (formattazione del testo mia):
“The economic consequences of the virus will depend on a number of factors, including:
- the direct effects of confinement measures to limit its spread;
- the required duration of these measures;
- the extent to which the direct economic effects persist and magnify;
- and the size of spillovers and spillbacks across regions.”
“On the one hand, because confinement measures reflect a deliberate policy of artificially lowering aggregate demand and supply, activity could bounce back more quickly than usual once the measures are relaxed. On the other hand, because large global shocks could have non-linear effects on economic activity, including through:
- the disruption of global value chains;
- higher risk aversion;
- hysteresis in labour markets;
- permanent changes in consumption patterns
that our model does not take into account, our model could underestimate the size of the effects.”
“International coordination of macroeconomic policies is crucial at two levels.
First, uncoordinated confinements raise the possibility that the virus will re-emerge sequentially across the globe. This would mean repeated confinements and their associated heavy toll on economic activity.
Second, even a country that engineers a domestic policy package that successfully limits its domestic slowdown will not be immune from insufficient or ineffective policies put in place in other parts of the world.
No one can hide from the consequences of a pandemic, and unilateral macroeconomic policies are doomed to fail.”
“That said, as we are in uncharted waters, it remains to be seen how spending responds when economies are still under lockdown.”
La lista dei temi di analisi è già molto ampia e dovrebbe rappresentare una bussola utile per imprenditori, banchieri e politici. Rimane il tema di fondo, così caro a Gary Hamel: abbiamo la capacità di immaginare davvero cosa ci attende? Il fallimento di una azienda o di un Paese dipenderanno solo da questo.