A quando le BCCtech?
La Banca d’Italia ha emanato le nuove disposizioni di vigilanza in materia di banche di credito cooperativo (BCC), recepite nel 21° aggiornamento della Circolare n. 285/2013, alle quali potete accedere cliccando qui.
La normativa emanata apporta modifiche importanti per la qualificazione delle BCC come banche mutualistiche a carattere locale relativamente: i) alle categorie di soci e di azioni; ii) alla zona di competenza territoriale nella quale le BCC possono raccogliere soci e svolgere l'attività; iii) all’obbligo di operare prevalentemente con i soci; iv) ai limiti all’operatività fuori della zona di competenza; v) alle attività esercitabili ed alle partecipazioni detenibili.
Come noto, l'intervento completa la riforma del settore delle banche di credito cooperativo avviata con il D.L. n. 18/2016 (convertito con modificazioni dalla L. n. 49/2016), per la cui attuazione la Banca d’Italia aveva già emanato disposizioni a novembre 2016 (cfr. il 19° aggiornamento della Circolare n. 285/2013).
L’emanazione delle nuove norme fornisce indicazioni utili per definire le strategie che potranno essere adottate da una BCC al fine di far evolvere il proprio modello di business ed elevare redditività e patrimonializzazione.
Pare consigliabile, ad esempio, l'adozione e lo sviluppo di una diffusa cultura digitale - che, ricordiamo, nasce grazie alla cooperazione tra individui e che, pertanto, è connaturata ad ogni iniziativa cooperativa - la quale consentirà ad una BCC di mantenere con i soci e con il territorio di riferimento rapporti ben più stretti che in passato. Inoltre i dati e le informazioni relative al territorio di operatività di ogni singola BCC potranno acquisire un valore significativo (pure in forme aggregate, e cioè a livello di Capogruppo) anche alla luce del nuovo GDPR.
Per ultimo gli spazi, comunque non ampi, che la nuova normativa di vigilanza concede ad una BCC in tema di sviluppo di prodotti e servizi ed in tema di assunzione di partecipazioni, richiedono l’adozione di azioni rapide per poter sfruttare ogni margine disponibile al fine di venire incontro alle esigenze della migliore clientela operante sul territorio e per conseguire lo sviluppo di nuove linee di ricavo.