Rischi ed opportunità connessi all'evoluzione del sistema dei pagamenti
“Policy measures to encourage the use of digital finance have been undertaken all over the world. Recognising the opportunity that Covid-19 presents to improve access to digital channels is a small silver lining for economies that seek to broaden financial inclusion. As these economies move from lockdown to generalised social distancing, authorities are redefining their policy objectives to ensure that fintech firms continue to thrive despite the business impact of the pandemic. Safeguarding current gains and pushing for further usage of digital channels should help both advanced economies and EMDEs to weather the storm of Covid-19. At the same time, this should be combined with strong efforts to counter financial crime and assure consumer protection.” Con queste parole si conclude una recente pubblicazione del Financial Stability Institute intitolata “Covid-19: Boon and bane for digital payments and financial inclusion” ed alla quale potete accedere cliccando qui.
Il sistema dei pagamenti e le FinTech che se ne occupano sono state fortemente interessate, a livello globale, dagli impatti connessi con il lockdown determinato da Covid-19. Il sistema dei pagamenti, che potenzialmente connette ogni individuo del pianeta, sta rapidamente cambiando natura e sarà chiamato a soddisfare funzioni che un tempo erano considerate secondarie. Si pensi, ad esempio, alla necessità che gli strumenti di pagamento digitali assicurino la possibilità di far utilizzare fondi erogati direttamente dal governo a favore delle fasce della popolazione più deboli, oppure all’esigenza che venga conseguita, in tempi rapidi, una maggiore inclusione digitale e finanziaria al fine di evitare che il lockdown impedisca il funzionamento dell’economia, esigenza che è emersa in molte regioni del globo (ma anche in Italia, dove taluni strumenti digitali di pagamento non sono poi così diffusi tra alcune fasce di popolazione). Questo mutamento di scenario è stato connesso con l’adozione di alcuni incentivi fiscali a favore degli istituti di pagamento cui si sono contrapposti, però, i divieti, emersi in non poche giurisdizioni, di far pagare commissioni di alcun genere sui servizi di pagamento offerti.
Il sistema dei pagamenti digitali, pertanto, sta rapidamente diventando uno strumento utile per conseguire una molteplicità di macroobiettivi: una più ampia fornitura di servizi creditizi e finanziari, un più elevato controllo sui flussi di pagamento ed una tendenziale riduzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo connessi all’utilizzo del contante, nonostante i maggiori rischi cyber connessi alla diffusione dei servizi di pagamento digitali ed all'allentamento in atto delle politiche di identificazione della clientela (oggi effettuato, in non poche giuìrisdizioni, tramite SIM e Digital ID).
Quali opportunità di sviluppo dei ricavi possono derivare per le banche? Vi sarà forse una maggiore integrazione dei servizi di pagamento con i servizi prima offerti in filiale, quali ad esempio servizi assicurativi, concessione di prestiti personali e gestione delle operazioni di finanza personale? Si assisterà ad una riduzione degli oneri connessi con l’adeguata verifica della clientela? Sarà possibile graduare l’impatto del venire meno delle commissioni limitando l'importo delle singole operazioni permesse a costo zero? Per quali vie si evolverà l’assistenza in remoto offerta dai prestatori di servizi di pagamento alla propria clientela? E, infine, come potranno sopravvivere le tantissime FinTech che si occupano di sistemi di pagamento in un contesto contraddistinto da una elevata varianza dei flussi di pagamento e da commissioni azzerate?