CCCP

Covid, Crypto e Clima – oltre alla guerra tra Russia ed Ucraina che, per gli europei, aggrava anche i primi tre - sono i principali temi per banchieri centrali, politici, investitori e banche.

La lettera che Klaas Knot, presidente del Financial Stability Board, ha inviato lo scorso 11 luglio ai Ministri delle Finanze ed alle banche centrali dei paesi appartenenti al G20, che potete scaricare direttamente dal sito del FSB cliccando qui, sintetizza bene questi temi e li include in una serie impressionante di fattori di rischio così sintetizzabili:

• netta contrazione della crescita economica globale;
• inflazione in deciso (ed imprevisto) aumento;
• condizioni finanziarie globali sempre più stringenti;
• elevata volatilità dei mercati, in particolare di quelli delle materie prime;
• riduzione delle condizioni di liquidità in alcuni importanti segmenti di mercato;
• aumento dei livelli di indebitamento degli emittenti sovrani, delle imprese e delle famiglie e parallelo incremento del relativo costo del servizio del debito connesso agli aumenti dei tassi di interesse;
• aumento dei rischi di mismatch tra scadenze e di aumento della leva per i NBFI (Non-Bank Financial Intermediation);
• aumento delle divergenze delle condizioni fra regioni economiche;
• vulnerabilità, volatilità ed interconnessioni delle criptovalute con il sistema finanziario tradizionale;
• impatti derivanti dal cambiamento climatico.

Una lettura attenta della lettera, però, consente di intuire anche qualche opportunità.

Una prima area è connessa allo sviluppo ed alla coerente attuazione di politiche appropriate in tema di criptovalute e di rischi ambientali, due zone grigie dense di gravi incertezze, tali da incidere in misura non banale anche sulle politiche degli investitori e sulle decisioni degli attori dell’industria finanziaria.

Per quanto concerne le politiche di riduzione dei rischi ambientali, sarà interessante comprendere, fra l’altro, come esse saranno calibrate in funzione dell’andamento dei prezzi dei beni energetici e dell’inflazione, due fattori i cui impatti sulle politiche ambientali sono stati trascurati nel corso degli ultimi dieci anni.

Con riferimento alle cripto attività sarà invece interessante apprendere quali schemi saranno introdotti dai supervisori per contemperare la crescente regolamentazione delle stablecoins - la classe di criptovalute più “temuta”, tanto che proprio essa sarà la prima ad essere oggetto di specifiche raccomandazioni da parte del FSB - con il regime di circolazione che verrà prescelto per le valute digitali in via di emissione da parte delle banche centrali (CBDC).

Una seconda area di riduzione dei rischi è connessa alla ragionevole attesa di una (ancora) più stringente analisi/ricerca di soluzioni relativa alle vulnerabilità del sistema finanziario globale. I dati e le informazioni che saranno rilasciati dal FSB e dagli altri regolatori saranno fondamentali per mitigare una ampia categoria di rischi o, quanto meno, per cercare di intuire quali saranno le direzioni che saranno assunte dai policy makers al fine di tentare di ridurre tali vulnerabilità.

Da qui alla fine dell’anno, pertanto, sarà possibile rispondere più compiutamente alle seguenti, principali domande:

• come saranno definitivamente regolate, a livello globale, le criptovalute ed, in particolare, le stablecoins?

• come saranno indirizzati e coordinati gli sforzi dell’industria finanziaria a favore del superamento dei rischi climatici ed ambientali?

• come saranno superate le politiche monetarie e fiscali che sono state implementate per far fronte alla pandemia?

• più in generale, quali saranno gli indirizzi che verranno adottati affinché il sistema finanziario globale - posto che esista ancora un unico sistema finanziario globale e non, invece, ne esistano già due o tre – possa superare le vulnerabilità alle quali pare sempre più esposto?

Come è evidente, sono temi centrali per tutti coloro che si occupano di strategia, governance e controlli in un qualsiasi intermediario bancario, finanziario o assicurativo.