Strategie e performance di banche e intermediari finanziari - Strategies and performance of bank and financial intermediaries
27, Mar 2019

Come sopravvivere alle FinTech ed alle BigTech?

Il Financial Stability Board (FSB) ha recentemente pubblicato un interessantissimo ed assai denso Report che sintetizza le ricerche in atto sullo sviluppo delle FinTech e dei connessi impatti sulla struttura dei mercati bancari e finanziari ("FinTech and market structure in financial services: Market developments and potential financial stability implications. Assessment of the impact of FinTech on the structure of the financial system.") Potete accedere al Report, direttamente dal sito del FSB, cliccando qui.

E' evidente che l'approccio impiegato dal FSB nella redazione del Report è da Supervisori, contraddistinto quindi da una grande accuratezza nella valutazione dei profili di rischio connessi allo sviluppo delle Fin-Tech, delle Big-Tech e dei servizi di Cloud Computing, ma ancora poco intriso di cultura digitale, cioè poco sensibile al senso di libertà e di autonomia che rappresentano il fondamento di quella cultura e sono la vera attrattiva sia per i clienti che per le imprese che si divertono a competere, a livello globale, nel mondo digitale.

Consiglio una lettura molto attenta di questo Report, che non è in alcun modo inquinato da motivazioni commerciali, più o meno latenti, necessariamente presenti nelle ricerche condotte anche dalle migliori case di consulenza. Ne consiglio la lettura, in particolare, a tutti coloro che dirigono un qualsiasi intermediario finanziario (eccetto coloro che già si considerano i geni del mondo FinTech) e che si chiedono come sia possibile beneficiare direttamente della rivoluzione che le Fin-Tech stanno apportando al mondo della finanza e per quali vie sia possibile, invece, sopravvivere di esse senza distruggere il proprio modello di business. Il Report, a mio parere, contiene indicazioni utili a soddisfare entrambi tali obiettivi: se vi interessa il tema, sarà a breve disponibile un database con temi di riflessione e domande relativi ad entrambe tali strategie (per cortesia, inviate una email di richiesta a: info@studiobalestreri.it).

Il Report evidenzia con chiarezza che la principale preoccupazione dei Supervisori concerne gli impatti che le Fin-Tech e le Big-Tech potranno determinare sulla redditività, e quindi sulla capacità di autofinanziamento, dei gruppi bancari. L'evoluzione dei rischi operativi e tecnologici, pur importate, viene dopo. D'altro lato è evidente che le Fin-Tech (e, con modalità diverse, anche le Big-Tech) offrono al settore finanziario non solo un utilizzo diverso delle tecnologie esistenti, ma sopratutto un modo di lavorare diverso con i dati, le informazioni ed i prodotti e servizi offerti alla clientela. Le Fin-Tech, pertanto, dimostrano un approccio molto più accurato ed approfondito all'offerta di prodotti e servizi bancari e finanziari e presentano, anche per tale motivo, un grado di attrattività per la clientela ben superiore a quello di banche ed intermediari, spesso connotato da scarsa reputazione sul mercato.

La lettura del Report fa sorgere, infine, alcune domande, alle quali non è facile dare risposte ma che dovrebbero essere affrontate con accuratezza da banchieri e supervisori:

  1. per quali motivi le banche non hanno sviluppato, al loro interno, una profonda cultura digitale?
  2. perchè esse sono state inerti e non hanno sviluppato, di propria iniziativa, alcune delle innovazioni proposte dalle Fin-Tech?
  3. perchè le banche non hanno fatto evolvere il proprio modello di business nella direzione assunta dalle Big-Tech?
  4. per quali motivi audit, compliance e risk management non sono sufficientemente pronte per dimostrare che lo sviluppo della tecnologia può contribuire a ridurre i rischi e non, invece, ad aumentarli?

Per quanto concerne i supervisori, sarebbe interessante approfondire i seguenti temi:

  1. per quali motivi gli sviluppi delle Fin-Tech sono associati più ai rischi che non allo sviluppo dei ricavi del settore finanziario considerato nel suo insieme?
  2. sarà opportuno estenedere la vigilanza anche a Big-Tech, Telco ed Outsourcer di servizi cloud?
  3. la valutazione delle autorizzazioni ad esercitare le attività riservate per legge potrà ancora procedere con il tradizionale approccio per prodotti/servizi ("same risk, same rules, same supervision"oppure quel modello di supervisione deve intendersi indebolito proprio per le non-linearità implicite nel mondo e nella cultura digitale?
  4. dato che le Fin-Tech determineranno un mutamento profondo dell'industria finanziaria europea, quale politica industriale deve essere adottata dalla UE in tale settore?

Concludo rilevando una curiosa presa di posizione presente nel Report (oltre alla mancanza della bibliografia citata nelle note al testo). A pag. 15 viene rilevato che: "Customer experience is additionally improved through the use of such amenities as game-like interfaces (‘gamification’), the internet of things (IoT), usage-based insurance, robo-advisors and so on.". Ma siamo propri sicuri che essi siano davvero delle "amenities"?