Archivio articoli / Pagina 25
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L'innovazione nell'industria finanziaria
Uno degli aspetti più importanti connessi alla diffusione delle fintech è l’impatto che esse possono avere sullo sviluppo della cultura strategica delle banche. L’innovazione tecnologica può essere considerata o come un insieme di beni e servizi prodotti da terzi da acquistare ed implementare in banca, oppure come un insieme di opportunità per indurre un mutamento profondo e radicale nel modo di gestire una banca e le risorse che vi lavorano. Volendo fornire un esempio forse banale, ma efficace, stiamo assistendo ad un mutamento strutturale in qualche modo affine a quanto avvenne nel momento in cui l’industria bancaria smise di fondarsi unicamente sull’uso della moneta metallica ed iniziò ad utilizzare le banconote. Le fintech sono naturalmente molto di più, ma ciò che è importante considerare è il rilevante impatto che esse avranno sulle modalità di produzione, gestione ed offerta dei servizi bancari e finanziari. Le banche saranno liberate da molti vincoli, legati al vecchio modo di fare banca e potranno espandersi in settori affini e contigui. Il rischio vero, pertanto, è trascurare gli impatti strategici e manageriali che le fintech potranno determinare all’interno delle banche nel caso in cui esse fossero considerate solamente quali nuovi servizi da acquistare, implementare e vendere. Grazie alle fintech l’industria finanziaria tornerà ad essere divertente, creativa e maggiormente utile alla società ed all’economia nel suo complesso.
L’approccio che suggeriamo trova evidenza se si considerano le definizioni connesse al mondo delle fintech. Se si esaminano le definizioni riportate nell’Annex 1 del documento del Comitato di Basilea “Sound Practices: implications of fintech developments for banks and bank supervisors” è possibile osservare che tutte, eccetto per il momento Bigtech, si riferiscono a fattori già potenzialmente presenti o facilmente attivabili in una banca. L’innovazione è potenzialmente già diffusa in una industria che, per definizione, è costituita da tecnologia, basi dati e contratti e da persone che li maneggiano quotidianamente. Se questo è vero, le fintech non dovrebbero rimanere qualcosa per iniziati, ma potrebbero svilupparsi e crescere in ogni angolo di un qualsiasi intermediario finanziario. Provate ad immaginare .....
Fintech e dialogo strategico
Il Comitato di Basilea ha recentemente diffuso un’importante pubblicazione - che è un insieme di analisi di scenario, di guida al risk management e di manuale operativo - rivolta sia alle banche (ma solo ad esse) che alle rispettive autorità di vigilanza e concernente il mondo emergente delle fintech. La pubblicazione, che si intitola “Sound Practices: implications of fintech developments for banks and bank supervisors”, è scaricabile direttamente dal sito della BRI cliccando qui.
Nuovi modelli ... (continua)
Measured approach
La Grande Crisi Finanziaria ha determinato, tra l’altro, mutazioni genetiche profonde nel modo di operare delle Autorità di Vigilanza. Una prova evidente è l’approccio prudenziale che molte di esse stanno sviluppando nei confronti delle FinTech. In particolare, è interessante rilevare che l’ESMA (European Securities and Market Authority) tramite il suo presidente Steven Maijoor, ha recentemente ricordato l’emersione di un approccio all’innovazione tecnologica definito “measured approach”. Questo... (continua)
La revisione del Terzo Pilastro
Il Comitato di Basilea ha messo in consultazione (fino al 25 maggio 2018) le (ennesima) versione del fondamentale Terzo Pilastro di Basilea 2. Dalla prima versione dell’ormai lontano 2004, questa è la quinta che viene presentata al mercato ed agli intermediari (2004, 2009, 2015, 2017).
Se è certamente vero che la disciplina di mercato esiste e funziona nel settore bancario - la Grande Crisi Finanziaria e le quotazioni attuali delle banche italiane, ancora depresse e non per caso, ce lo dimostran... (continua)
Basilea III e rapporti con la Vigilanza
Non ci sono buffer di capitale migliori dei processi di controllo, siano essi solo interni all’impresa o anche esterni ad essa, come nel caso delle banche e della Vigilanza bancaria. Con riferimento alla sola industria bancaria ed alla prossima implementazione di Basilea III, Augustìn Carstens, General Manager della Banca dei Regolamenti Internazionali, ha tenuto da poco una breve ed interessante prolusione intitolata “Supervision in a post-Basel III world” che tocca alcuni temi di interesse per... (continua)
Sul principio di proporzionalità
Il rispetto del principio di proporzionalità nell’ambito della normativa di vigilanza viene spesso toccato nei consigli di amministrazione di banche ed intermediari finanziari e nelle relazioni con le funzioni di controllo interno. Il tema, solo apparentemente banale, è stato recentemente oggetto di un interessante intervento del dott. Ignazio Angeloni, membro del Supervisory Board della Banca Centrale Europea, che lo ha intitolato “Another look at proportionality in banking supervision” ed al quale potete accedere, direttamente sul sito della BCE, cliccando qui.
Guy Spier – The Education of a Value Investor - My Transformative Quest for Wealth, Wisdom and Enlightment
L’autobiografia professionale di Guy Spier contiene moltissime ispirazioni, idee di lavoro e proposte di vita. È un libro profondo e concreto, utile non solo per coloro che scelgono di svolgere professionalmente l’attività di investitore value, ma anche per tutti coloro che hanno scelto di investire in una professione value. L’autore riporta con molta franchezza - e senza falsi pudori o timori di giudizio - le esperienze professionali che ha fatto, le motivazioni poste a base delle scelte operate, gli errori commessi ed i maestri ai quali si è appoggiato o ispirato. Il tutto costellato da moltissimi riferimenti a studi personali, libri letti, incontri con persone di valore, eventi formativi ai quali si è sottoposto.
Fit and Proper: alcuni problemi di implementazione
La creazione di valore (nel medio termine) che un intermediario finanziario è capace di assicurare dipende, in misura prevalente, dalla esperienza, reputazione, indipendenza, disponibilità di tempo e piena integrazione all’interno dei rispettivi organi collegiali del top management e degli organi apicali che presiedono al funzionamento della banca (con funzioni di supervisione strategica, di gestione e di controllo). La qualità degli uomini e delle donne che guidano una banca è essenziale al fin... (continua)
Jonathan McMillan - La fine della banche. Il denaro, il credito e la rivoluzione digitale.
Il libro di Jonathan McMillan (pseudonimo di un banchiere di investimento e del prof. Jurg Müller) non è un libro per tutti. Nonostante esso non si rivolga ad accademici e consenta una lettura divertente e talvolta spassosa, è un testo tecnico che riporta la finanza alle basi fondamentali e propone una radicale revisione del funzionamento dei nostri sistemi finanziari.
Il quadro di regole al quale esso fa riferimento è quello statunitense, ma la logica di fondo è applicabile anche all'Europa, ca... (continua)
Virtual Currencies e regole
Attualmente nel mondo sono operanti più di 1.500 schemi di Virtual Currency (VC) o criptovalute ed ogni giorno vengono effettuate oltre 284mila transazioni con i soli Bitcoin, nonostante i costi elevati di ciascuna transazione (25 dollari) ed i tempi necessari per poterla completare (almeno un’ora). Ciononostante le VC non possono assurgere al ruolo di moneta, come tradizionalmente inteso da secoli, per una pluralità di motivi razionali e sintetizzati da Yves Mersch, membro dell’Executive Board ... (continua)